Co-presidenza del Processo di Bologna. Italia e S. Sede. 1° Luglio 2014 - 31 Dicembre 2014

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Il 1° luglio 2014 è iniziato ufficialmente il periodo della co-presidenza del Processo di Bologna presieduto congiuntamente dall’Italia (rappresentata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e dalla Santa Sede (rappresentata dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica). La cerimonia ufficiale del passaggio di consegne dai Paesi della precedente co-presidenza (Islanda e Kazakistan), si è svolta presso la sede della Congregazione per l’Educazione Cattolica alla presenza delle quattro delegazioni – uscenti ed entranti – e dei responsabili del Bologna Secretariat, che erano garanti del passaggio delle competenze e dello scambio delle esperienze. L’Armenia è il paese che ospiterà il Vertice del 2015.

Processo di Bologna e Spazio Europeo di Educazione Superiore

Il Processo di Bologna, a partire dalla dichiarazione congiunta Bologna Declaration del 1999 (preceduta dal Sorbonne Declaration del 1998), è stato la forza trainante per la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore attraverso l’attuazione di riforme coordinate a livello europeo e in tutti i paesi europei, ed ha contribuito a posizionare l’intera Europa come uno spazio comune dell’Istruzione Superiore (European Higher Education Area) nel contesto globale.

Come funziona?

Ogni due/tre anni viene organizzato il Vertice dei Ministri che ha la finalità di valutare i progressi compiuti nello Spazio Europeo di Istruzione Superiore e decidere la nuova politica universitaria comune per gli anni successivi. Le conferenze ministeriali vengono preparate dal Bologna Follow-Up Group (BFUG) e i suoi sotto-gruppi a seconda dei temi. Il BFUG è composto dai rappresentanti di tutti i paesi membri e membri consultivi (gruppi di interesse) del Processo di Bologna ed è co-presieduto dal paese che detiene la Presidenza dell’Unione Europea e da un Paese extra UE, a rotazione ogni sei mesi. Ciò significa che i due paesi della co-presidenza gestiscono congiuntamente tutti gli incontri e i lavori comuni che cadono nell’arco temporale di loro competenza. Il lavoro amministrativo del Processo è gestito dal Bologna Secretariat, cioè dal Paese che ospita la prossima Conferenza dei Ministri.

Co-Presidenza Italia - Santa Sede

La co-presidenza dell’Italia e della Santa Sede è particolare occasione in cui i due paesi che presiedono congiuntamente il Processo di Bologna possono organizzare insieme e nello stesso posto le loro iniziative ed attività. E soprattutto, in questo contesto, l’Italia e la Santa Sede sono in grado di dare l’impronta, attraverso i loro obiettivi e priorità strategiche condivise, proprio alla pianificazione generale della politica universitaria in Europa, e incidere più concretamente sul programma di lavoro (addirittura fino al 2020) che dovrà essere oggetto del comunicato dei Ministri e delle loro discussioni in occasione del Vertice a Yerevan (2015).

Inoltre, per la Santa Sede questa è un’opportunità di entrare in dialogo con i vari paesi, ciò che comporta mutuo arricchimento, di mostrare la credibilità e il valore del suo Sistema di Studi Superiori e di dare “la ragione della speranza che c’è in noi”, come anche di essere ciò che siamo chiamati ad essere da Cristo, luce che brilla e porta la Sua Parola in tutte le culture e aree umane, così che il Vangelo possa permeare il nostro tempo, anche nel mondo della Cultura e dell’Università.

Temi proposti dalla co-presidenza

La co-presidenza Italia – Santa Sede ha sviluppato un piano di lavoro per portare l’attenzione dei Ministri su alcuni temi che entrambi i paesi ritengono prioritari:

1) Attenzione agli studi del Dottorato e soprattutto alla ricerca che si fa nei programmi di terzo ciclo e alla sua modalità. Questo interesse è in piena sintonia con la Sapientia Christiana  e la proposta di formazione dottorale.

2) Promozione della collaborazione tra l’Europa e regione mediterranea e soprattutto capacity building indirizzata alla regione africana. Questa è la risposta all’invito del Papa Francesco, espresso nel discorso di Lampedusa (8 luglio 2013), di essere “attenti al fratello accanto” che è bisognoso. In questo senso la Congregazione per l’Educazione Cattolica vorrebbe orientare i paesi Europei a contribuire allo sviluppo della regione africana tramite alcune azioni concrete a livello dell’Educazione Superiore, perché un’istruzione migliore offre una valida risposta alle sfide umane e sociali dell’area. 

I lavori 

I lavori preparatori alla co-presidenza del Processo di Bologna per delineare gli obiettivi comuni e il piano strategico sono già incominciati dal 1° gennaio 2014. La squadra della Santa Sede è composta dai collaboratori della Congregazione, che già da tanti anni si occupano delle relazioni internazionali, nonché dalla Prof.ssa Julia Gonzales, già Vice Rettore dell’Università cattolica di Deusto-Bilbao, che per tanti anni ha lavorato anche per vari progetti universitari dell’Unione Europea. Il caledndario degli eventi si trova qui.

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